La Provvidenza in missione

Rilma è una delle molte ragazze accolte nel convitto “S. Adalberto” di Aiquile. La sua, sin da quando era bambina, è una storia di difficoltà e di sofferenza, dovuta non solo alla situazione economica della famiglia, ma soprattutto alla mancanza di affetto da parte dei genitori. Nata in una comunità rurale, Rilma non ha conosciuto il papà e quando aveva 5 anni la mamma la lasciò in custodia alla nonna, per cercare migliori opportunità economiche nella città di Santa Cruz. Da allora, però, non si sono più avute sue notizie e a Rilma non è rimasto altro che pregare per una mamma che non si è fatta più viva. La nonna ha cercato di fare del suo meglio, si è presa cura di lei, le ha fatto frequentare la scuola della comunità dove ha imparato a leggere, scrivere e fare i conti. Compiuti i dodici anni e conclusa la scuola primaria, Rilma è rimasta a casa della nonna e per due anni le ha dato una mano nel piccolo allevamento domestico di capre, pecore e galline. 

Il momento di svolta nella vita di Rilma è coinciso con l’incontro con il parroco e le suore missionarie che operano nella sua comunità che, vedendo le condizioni in cui si trovava a vivere quella che era ancora una bambina, le hanno proposto di proseguire gli studi ad Aquile. La nonna non era d’accordo perché in questo modo avrebbe perso un aiuto importante nelle faccende domestiche e nei lavori agricoli. Alla fine acconsenti. Ma fece presente che non sarebbe stata in grado di sostenere le spese per gli studi e per il mantenimento della nipote fuori casa. 

Quella che si potrebbe definire una “sfida alla Provvidenza”. Da alcuni anni, una parrocchia italiana aveva deciso di provvedere alle spese per gli studi e il convitto di 5 ragazze. Per Rilma, questa fu l’opportunità che la Provvidenza mise in campo per consentirle di cambiare completamente la prospettiva  di vita. 

Nel Convitto S. Adalberto trovò una trentina di ragazze della sua età provenienti da comunità e situazioni familiari diverse, con le quali ha potuto stabilire rapporti di amicizia e serenità. Non sono mancate le difficoltà. Nel primo anno di corso, a causa anche delle lacune dovute agli anni trascorsi lontani dalla scuola, per Rilma fu molto impegnativo superare gli esami e mettersi al livello delle compagne. Poi la strada divenne sempre meno in salita, con risultati sempre più soddisfacenti. L’ambiente e la perseveranza negli studi richiesta dalle suore Missionarie che seguono il convitto, anno dopo anno ha dato frutto. Alla fine del 2024, Rilma ha concluso il quarto anno e ora gliene mancano due per completare il liceo

All’inizio delle vacanze è andata a trovare la nonna e dal primo gennaio ha lavorato, sostituendo per un mese la cuoca. Sebbene abbia solo 18 anni, in cucina ci sa fare e tutti i giorni prepara due grandi pentoloni di cibo che viene distribuito all’asilo degli anziani e a persone povere. 

La storia di Rilma ci dimostra come la Provvidenza riesca ad illuminare anche le strade più buie, il racconto di una ragazza che con la sua determinazione e l’aiuto di persone lontane può oggi progettare una vita serena e – speriamo – ricca di soddisfazioni. 

 

Foto di repertorio