Paese: Tanzania Frate Responsabile: fr. Oscar Girardi
La nostra presenza di Frati minori in Tanzania è benedetta da 8 case in 3 diverse regioni in uno stato vasto come 3 volte l’Italia e 2 case di Formazione per la Provincia e in condivisione con la nuova Custodia Autonoma di Burundi e Rwanda.
Una delle proposizioni dell’ultimo Capitolo provinciale incoraggia tutti i frati a trovare ed iniziare attività e progetti per essere sempre più autosufficienti soprattutto nel sostenere i programmi della formazione iniziale. In questi ultimi anni il numero di giovani che chiedono di entrare nell’Ordine aumenta sempre di più.
In risposta a questa proposizione, in Tanzania abbiamo visto che un investimento nel campo dell’agricoltura sarà parte del futuro della Provincia. Abbiamo iniziato a cercare dei terreni per iniziare la realizzazione di alcuni progetti agricoli. Siamo riusciti ad acquistare, con l’aiuto di benefattori e insieme al nostro contributo locale, due terreni in due regioni diverse: Regione della Costa (Pwani) 10 acri (a Sud di Dar es Salaam per coltivare mais);Regione di Dodoma (Centro Tanzania) 6,8 acri (per progetto vigneto).
La regione di Dodoma è la regione dove si sta evolvendo la coltivazione della vite. Il nostro progetto è di vendere la produzione alla confinante nascente Azienda Vinicola dell’Archidiocesi di Dar es Salaam con l’obiettivo di produce vino per la messa e vino da tavola. Il ricavato della vendita poi, usarlo per sostenere la formazione delle giovani vocazioni.
La Regione di Dodoma è la regione che ospita la capitale politica della Tanzania. Una città che negli ultimi anni sta crescendo in numero e importanza per tutto lo Stato della Tanzania; città che è anche sede della sede del Parlamento e dei vari Ministeri. Zona che in passato sussisteva solo su una agricoltura familiare per la vita quotidiana.
I missionari cinquanta anni fa hanno iniziato la coltivazione delle vite trovando in questo clima una risposta positiva per continuare. A seguito anche altre persone hanno espresso questo interesse ed oggi possiamo parlare di vino prodotto in Tanzania che sta prendendo piede e interesse anche la chiesa ha visto questo campo come aiuto nella produzione di vino da messa (senza doverlo importare da Italia o Spagna) e per offrire anche vino da tavola da introdurre sul mercato locale in crescita.
Noi come Frati Minori presenti in Tanzania fin dal 1983 abbiamo pensato si entrare dolcemente in questo contesto per sostenere la nostra presenza e la formazione, senza dover dipendere sempre da contributi provenienti da fuori.
Il ricavato della vendita dell’uva è usato per sostenere la Formazione delle giovani vocazioni specialmente nelle case locate in Tanzania: postulato e post noviziato.
Il progetto per ora si presenta in sei fasi che si sovrappongono:
Continuare ad acquistare altri terreni (vicino a quello che già abbiamo di 6,8 acri = 2,7 ettari) quando il costo è ancora abbordabile – 7.750 €.
Prendersi cura della parte a vigneto già esistente nel terreno già acquisito (3 acri = 1,2 ettari) per la potatura, concimazione e trattamenti di anti pesticidi. Dissodare la parte non piantata (3,8 acri) mentre si aspetta la preparazione delle barbatelle, e piantare mais per avere un primo ricavato dalla vendita – 7.000 €.
Costruzione del pozzo (15.000 €) per l’irrigazione a goccia (l’impianto 10.000 €) ; costruire, a fianco della torre per la cisterna dell’acqua, una piccola casa per magazzino degli utensili e una stanza con bagno per passare la notte (quando richiesto) 6.000 €.
Continuare la preparazione del terreno per piantare il nuovo vigneto che è prevista per gennaio o dicembre 2025 (dipende dalle barbatelle) 4.000 €.
Per eseguire il tutto abbiamo bisogno di una persona salariata per gestire tutti gli interventi agricoli e poi dei salariati a stagione (dissodare il terreno, tempo del raccolto, tempo della semina/piantagione 6.300 € per 3 anni). Questa fase sarà più esigente nei primi tre anni; poi ad inizio produzione il progetto inizierà ad autosostenersi.
Impianto elettrico a pannelli solari per la pompa del pozzo per l’irrigazione 15.000 €.
I giovani che desiderano entrare nell’ordine sono accompagnati provvedendo loro: cibo; vestiti; spese mediche; libri e cancelleria; utensili per lavorare nell’orto per l’autosostentamento. I frati che seguono la formazione ricevono in parte il necessario per i loro bisogni personali e per la gestione della casa di formazione