Negli ultimi mesi, in associazione all’ISE (Istituto Studi Ecumenici) di Venezia, abbiamo lavorato per la costruzione di un nuovo percorso laboratoriale sul dialogo interreligioso, che possa diventare esperienza concreta di incontro e scambio con persone di provenienze geografiche, culturali e religiose differenti.
I temi legati alla fede racchiudono d’altronde valori, significati, espressioni culturali radicate che guidano la persona e ne orientano i comportamenti, le relazioni e le scelte.
Aprirsi, in questo senso, ad un’esperienza di scoperta ed esplorazione di questi aspetti, significa sviluppare chiavi di lettura che promuovano la comprensione, il rispetto e l’educazione al valore della interreligiosità.
Considerata che è sempre più frequente l’incontro con persone che si riconoscono in religioni diverse da quella cristiana, la proposta è aperta a tutti quei fedeli laici che avvertono l’importanza di aprirsi ad un dialogo più profondo con queste persone.
Il percorso “Il Dialogo in cui credo”, rivolto a frati e laici, partirà sabato 11 novembre, ed è stato strutturato attraverso l’intreccio di tre diverse parti, coerenti e complementari:
Una parte formativa- teorica (a cura dell’ISE di Venezia) che prevede la fruizione online di lezioni teoriche frontali volte ad offrire delle chiavi interpretative sugli aspetti coinvolti nel dialogo interreligioso.
Una parte laboratoriale (condotta da dott.ssa Francesca Deias – dott.ssa Giulia Manfrin), strutturata in laboratori esperienziali finalizzati a:
* sperimentare, nel concreto, gli aspetti pratici della comunicazione con persone di cultura e religione differente dalla propria, utili a riconoscersi e rispettarsi nelle differenze
*gestire le relazioni in modo più semplice, profondo e consapevole.
Una parte di incontro nel dialogo con i rappresentanti di alcune Comunità etnico-religiose che si rendono disponibili allo scambio.
Nella speranza che possiate prender parte a questa nuova esperienza di incontro umano e spirituale chiediamo, a chi fosse interessato a valutare la propria partecipazione, di contattare fr. Guido Ravaglia: fraguido.ravaglia@gmail.com; 347 487 1499 entro il 10 ottobre.